4 Luglio 2007 - Anno 1, Numero 10

 

 

 


Responsabili della Comunicazione
Sergio Nucci
Giuseppe Greco

Antonio Grimaldi

Gianluca Tartaglia

Cosimo Tomaselli





Per collaborare clicca qui


 

 

Le news di Mercoledì 4 Luglio 2007

 

Nuovo rinvio per Unico

Tre scadenze importanti

Agli studi di settore ora basta il minimo

 

Nuovo rinvio per Unico

 

In Gazzetta Ufficiale n. 151 del 2 luglio 2007 è arrivato il decreto della presidenza del consiglio che recepisce le nuove date per l’invio telematico di Unico 2007 dei titolari di partita Iva: al 10 settembre le società di capitali ed al 25 settembre le persone fisiche.

Ma pur essendo appena arrivato in Gazzetta Ufficiale tale decreto è superato poiché è già pronto un altro DPCM, correttivo, con la nuova data unificata del 30 settembre.

 

(Fonte AteneoWeb)

Tre scadenze importanti

 

Ecco le tre scadenze da tenere a mente:

 

·          Lunedì 9 Luglio: versamento imposte per soggetti che applicano gli studi di settore

 

·          Mercoledì 18 Luglio: scadono i termini per versare imposte sui redditi, IRAP, addizionale IRPEF, acconti IRPEF ed IRAP, per chi non applica gli studi di settore con maggiorazione dello 0,40

 

·          Mercoledì 8 Agosto: ultimo giorno per versare le imposte con maggiorazione dello 0,40 per chi applica gli studi di settore.

  

Agli studi di settore ora basta il minimo

di Marco Mobili e Salvatore Padula

È uno sconto su misura. Legato alle caratteristiche del contribuente e al " suo" studio di settore, senza alchimie statistiche o matematiche che riducano in modo generalizzato il livello di ricavi considerati congrui. Per avventurarsi in una (difficile) quantificazione, si può dire che grazie alla possibilità di adeguamento ai ricavi minimi risultanti dall'applicazione degli indicatori di normalità economica, la forchetta del risparmio per i contribuenti varia, mediamente, tra il 10 e il 50%, rispetto ai risultati di Gerico, il software degli studi di settore. Ma non sono rari i casi in cui il beneficio sarà minimo o, al contrario, raddoppierà fino ad annullare gli incrementi dei ricavi previsti con l'applicazione dei nuovi indicatori. Tanto che, secondo stime attendibili, il 10% di 1,5 milioni di contribuenti che con gli indicatori non avrebbe raggiunto la congruità ora si trova con le carte in regola, e di fatto uno sconto del 100 per cento. A conti fatti, questo è il sistema che il Fisco ha messo sul piatto per chiudere con le associazioni di categoria la partita degli studi di settore 2007. Con un meccanismo che,secondo l'amministrazione, offre assolute garanzie di equità. Il ricavo minimo — vale a dire il livello al quale sarà possibile l'adeguamento agli studi — è in grado di cogliere statisticamente al 99,9% i ricavi corretti di un'impresa o di un lavoratore autonomo. Chi si colloca al di sotto è palesemente "fuori regola".
Inoltre, tutto ciò consente di graduare i benefici:lo sconto offerto dal Fisco grazie all'adeguamento ai valori minimi è di fatto più consistente dove l'intervallo tra ricavi minimi e puntuali è più ampio. In pratica, l'amministrazione riconosce che dove la "precisione" dello studio di settore è inferiore (dove è più ampio l'intervallo tra ricavi minimi e puntuali, appunto) è necessario garantire ai contribuenti vantaggi maggiori. Vantaggi che si riducono più gli studi sono attendibili, cioè quando l'intervallo tra ricavo minimo e puntuale tende a ridursi. Se al contrario — fanno notare dall'amministrazione — si fosse scelta una misura di riduzione generalizzata e non un sistema "ad personam" come l'adeguamento al minimo si sarebbero generate pericolose ingiustizie. Gli esempi pubblicati a fianco mostrano bene gli effetti dell'intervento:si prenda il caso dell'elettricista che adeguandosi ai ricavi minimi con gli indicatori di normalità può beneficiare di una riduzione dell'11% rispetto a quanto preteso da Gerico 2007.
Ma attenzione: al collega idraulico, proprio perché il divario tra ricavi minimi e puntuali è più ampio, lo sconto di cui può beneficiare si assesta sul 61 per cento. Riduzioni a parte, e lo dimostrano ancora gli esempi qui pubblicati, il conto finale che il Fisco presenta al popolo degli studi di settore è pur sempre salato. Infatti, non va mai dimenticato il punto di partenza dei ricavi dichiarati, il quale in quasi tutti i casi resta molto lontano dai ricavi minimi con gli indicatori. Tanto che se si prova a determinare il maggior carico fiscale stimato sul solo incremento rispetto alla congruità base, conteggiato al 56% come da relazione alla finanziaria 2007, la tassazione del nostro elettricista sale di oltre 3mila euro. Conti alla mano dell'amministrazione per le sole persone fisiche l'aumento dei maggior ricavi si attesta mediamente sui 12 mila euro pari dunque a non meno di 3mila euro di imposte da pagare all'Erario.
E per il primo appuntamento con i versamenti senza maggiorazione dello 0,40% manca oramai solo una settimana. È dunque giunto il momento delle scelte, visto anche che sia sulla scadenza del prossimo 9 luglio, così come sulla valenza per il solo 2006 dell'adeguamento ai ricavi minimi - soluzione contestata dalle associazioni che chiedevano una validità di tre anni della misura - l'amministrazione finanziaria appare irremovibile.
Questa è l'offerta. Infatti, secondo l'amministrazione in questo modo si recepiscono le mozioni e gli ordini del giorno approvati alle Camere nelle ultime settimane. Ma non solo. Una volta chiusa la partita su Gerico 2007, con sconti e minisconti inclusi, l'amministrazione incassa forse il risultato più importante: dall'anno d'imposta in corso e per quelli a venire i tanto contestati indicatori di normalità economica, pur se gradualmente affinati e gradualmente inseriti negli studi, resteranno una realtà nella determinazione di ricavi e compensi.

(Fonte IlSole24ore)

·          I casi pratici

 

 

 

 

Ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 – “Codice in materia di protezione dei dati personali”, si precisa che questo messaggio è ad uso esclusivo di colui al quale è indirizzato. Chiunque lo riceva per errore, è pregato di darne notizia al mittente e di distruggere il messaggio ricevuto.

 

Si ricorda che la diffusione, l'utilizzo e/o la conservazione dei dati ricevuti per errore, costituiscono violazione del suddetto Decreto Legislativo.

 

 

 

Per non ricevere più questa comunicazione clicca qui