Responsabile della Comunicazione
Sergio Nucci
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Le news di Venerdì 8 Giugno 2007
Tratto
da ilsole24ore
Studi di settore: c'è la proroga al 9
luglio
di Jean
Marie Del Bo e Marco Mobili
Per gli studi di settore versamenti di Unico
entro il 9 luglio. E con la maggiorazione dello 0,40% si potrà andare alla
cassa entro l'8 agosto. Il nuovo slittamento di 20 giorni, riservato solo
agli oltre quattro milioni di contribuenti soggetti agli studi di settore, è
già nero su bianco in un nuovo Dpcm alla firma in
queste ore.
L'annuncio del consigliere economico del ministero dell'Economia, Stefano Fassina, è giunto ieri nel corso del Forum organizzato
dal Sole-24 Ore con l'amministrazione finanziaria sugli studi di settore e le
dichiarazioni 2007. «Lo spostamento del termine di pagamento — ha
spiegato nel dettaglio il direttore del dipartimento per le Politiche
fiscali, Fabrizio Carotti — consentirà a
imprese e professionisti di poter meglio assimilare le nuove istruzioni che
l'agenzia delle Entrate sta mettendo a punto, con particolare riguardo alle
clausole di esclusione dei cosiddetti soggetti marginali».
In sostanza, il Fisco si è reso conto delle difficoltà che contribuenti e
intermediari stanno incontrando nell'applicazione degli studi potenziati. E
per le nuove istruzioni non si dovrà aspettare tanto: Luigi Magistro, direttore aggiunto dell'Accertamento
dell'agenzia delle Entrate,ha confermato che una
circolare sarà pronta per questo fine settimana o al più tardi per i primi
giorni della prossima. Nelle indicazioni agli uffici, Magistro
ha spiegato che ci si soffermerà — con nuovi esempi — sulla
corretta applicazione degli indici di normalità, ma soprattutto verranno definiti i "filtri" che
l'amministrazione dovrà utilizzare per definire un contribuente marginale. E
per completare il quadro la circolare tornerà nuovamente sulle attestazioni
che i consulenti potranno rilasciare ai contribuenti per "
certificare" la loro marginalità.
Attenzione piena, dunque, ai marginali, ma non solo, ha ribadito Fassina. «Occorre evitare strumentalizzazioni e
concentrarsi sui problemi veri. Per questo l'amministrazione finanziaria e,
in particolare, il Dipartimento, la
Sose e le Entrate sono pronte ad
attivare tavoli tecnici con i rappresentati di categorie e Ordini per
analizzare nel dettaglio le singole situazioni». Ciò a cui
non sta lavorando l'amministrazione — ha chiarito da subito Giampietro
Brunello, presidente della Società per gli studi di settore — sono
correttivi dell'attuale programma di calcolo. «Le scelte fin qui
effettuate— dice Brunello —sono note alle categorie interessate
dal 6 dicembre scorso quando fu sottoscritto un
protocollo d'intesa». E le nuove opzioni spingono il Fisco a scommettere che
la battaglia sugli studi, che sta diventando l'incubo di professionisti e
contribuenti, potrebbe chiudersi con un 50% di soggetti che raggiungono il
traguardo ambito della congruità e quello, ancora più agognato, della
normalità e un 50% che non arriva alla salvezza tributaria. Un risultato al
ribasso rispetto alle medie degli anni passati, ma
migliore delle proiezioni circolate in queste settimane. Il cambiamento
dovrebbe essere legato agli interventi che porteranno
a disinnescare gli effetti degli studi per i marginali. I tre milioni di
contribuenti che costituiranno la platea "ripulita" dai marginali
si divideranno come una mela. E a determinare l'incremento dei non congrui
rispetto al passato sarà l'introduzione degli indici di normalità.
Il Forum fra Sole-24 Ore e amministrazione ha fornito, del resto, l'occasione
al Fisco per una partita a doppia strategia: un'orgogliosa difesa di quanto è
stato fatto per rendere più credibili gli studi e il tentativo di aprire uno spazio di confronto nuovo, legato anche ad
alcune concessioni da giocare fra l'immediato e il futuro prossimo. «Dagli
anni dei condoni — ha spiegato Brunello — abbiamo ereditato una
situazione che spingeva a creare congruità fittizie ». E le indicazioni
arrivate dall'amministrazione delineano una serie di paradossi che sembrano
speculari a quelli rivelati, con tutt'altro segno,
dai contribuenti. Si va, per esempio, dall'aumento del valore dei magazzini
di 60 miliardi di euro negli ultimi quattro anni ai 100mila contribuenti che
non hanno dichiarato il valore dei beni strumentali utilizzati
ma hanno dedotto gli ammortamenti, per finire con i 10mila
contribuenti che hanno cancellato nella notte di San Silvestro le esistenze
iniziali. Un quadro problematico che, per il Fisco,dà
ragione dell'introduzione dei nuovi indici di normalità, ma che non riuscirà
a convincere, da solo, i contribuenti che, in queste settimane, mettendo i
propri dati in Gerico, hanno registrato risultati spesso strampalati.
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Prorogati Unico e
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Contribuenti e
professionisti avranno più tempo per l’invio telematico
delle dichiarazioni dei redditi. Il Governo si appresta a emanare un
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Inoltre, i Caf potranno prestare assistenza fino al
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