8 Giugno 2010 - Anno 4, Numero 107 |
Comunicazione
a cura della Società Italiana di Ergonomia Dentale La SIED aderisce alla
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Dentista low cost: ecco la bussola delle
tariffe Salute:
crisi 'regala' mal di denti, 1 mln italiani in meno va dal dentista Iscriviti alla SIED
Dentista low cost: ecco
la bussola delle tariffe I
costi delle prestazioni odontoiatriche non
sempre sono bassi, anzi spesso non mancano gli italiani che posticipano le
cure o addirittura decidono di rinunciarvi a causa di tariffe elevate. Le
tariffe da un dentista ad un altro possono variare, ed anche di molto, ragion
per cui non è mai una buona prassi quella di fermarsi al primo preventivo.
Questo è quanto, tra l’altro, raccomanda il CTCU, Centro
Tutela Consumatori Utenti, che in materia di prestazioni
odontoiatriche ha annunciato il lancio della “bussola delle tariffe“,
un nuovo servizio di orientamento in grado di permettere al cittadino di
trovare la soluzione migliore. Nel
dettaglio, il servizio consiste nella possibilità di prenotare, chiamando ad
un apposito numero di cellulare, una consulenza presso la sede centrale del
CTCU tutti i mercoledì pomeriggio; inoltre, a breve il Centro Tutela
Consumatori attiverà lo stesso servizio anche attraverso lo sportello
mobile. Intanto,
per quel che riguarda l’accesso alle prestazioni odontoiatriche, il Centro
raccomanda sempre di farsi rilasciare un preventivo scritto
da confrontare almeno, per le stesse cure, con quello rilasciato da un altro
dentista. Il CTCU fa inoltre presente che anche il servizio sanitario
pubblico permette di accedere, seppur con palesi limiti, alle prestazioni
odontoiatriche con la possibilità, tra l’altro, di poter ottenere anche il
rimborso delle spese sostenute. Per
quanto riguarda le protesi dentarie, come noto,
all’estero si può risparmiare, ma anche nell’Alto
Adige ci sono dentisti low cost, ovverosia odontoiatri
che offrono prestazioni non solo a prezzi accessibili, ma spesso anche
economici nel caso in cui si manifesti una comprovata necessità. Con la “bussola
delle tariffe” del Centro Tutela Consumatori Utenti sarà così
possibile non solo saperne di più su come comportarsi quando si accede alle
cure odontoiatriche, ma anche su come poter risparmiare a parità di prestazioni Salute: crisi
'regala' mal di denti, 1 mln italiani in meno va dal dentista La crisi fa scricchiolare anche i denti,
o meglio la poltrona del dentista. Per la prima volta anche questo settore è
in recessione, con un calo dei 'consumatori' negli ambulatori che nel 2009
tocca il tetto del milione. A dimostrarlo è un'estesa ricerca Key-Stone
realizzata su un campione rappresentativo di oltre 1.000 dentisti e integrata
con un altro studio su 650 laboratori odontotecnici e con una ricerca di
settore che coinvolge oltre 300 aziende, realizzata in collaborazione con
Unidi (Unione nazionale industrie dentali italiane). In particolare, si
evidenzia un calo medio del 7% dell'utenza degli ambulatori privati che,
tradotto in cifre, significa un milione in meno di cittadini dal dentista
durante l'anno 2009. Si tratta di connazionali che, con ogni probabilità,
hanno rinunciato al diritto alle cure dentali, in quanto il sistema pubblico
risulta tuttora poco ricettivo in gran parte del territorio nazionale (12,5%
degli assistiti secondo Istat).Il numero complessivo di cittadini che hanno
deciso di rivolgersi al dentista privato è sceso in modo consistente: nel
2009 risultano essere 16,5 milioni i pazienti che hanno scelto il sistema odontoiatrico
privato nel 2009, cioè poco più di un terzo della popolazione adulta. Non
sorprende, dunque, che scendano anche i ricavi degli studi, in calo dell'8%.
Ma a risentire maggiormente dell'infelice situazione congiunturale è il
comparto della produzione di protesi odontoiatriche, in calo del 14% nel
2009. Non risultano grandi differenze tra protesi fissa e mobile, anche se
per la protesi più costosa, come quella in ceramica, la riduzione è un po'
più marcata. La recessione morde l'intero settore, ma è il Sud a risultare
fanalino di coda. Il problema è infatti decisamente più eterogeneo dal punto
di vista geografico, con il Meridione che registra la crisi più profonda, con
un -11% di pazienti e un -17% sul fronte protesi.Il calo dipende anche dalle
strutture dentistiche che erogano le prestazioni: il fenomeno di riduzione ha
riguardato circa il 40% degli studi dentistici e il 60% dei laboratori
odontotecnici. In particolare, sono gli studi dentistici più piccoli, quelli
per intenderci con una poltrona, a risentire maggiormente della crisi, con un
-15% di pazienti. I laboratori più piccoli scendono invece fino al 22%. La
riduzione di pazienti nello studio dentistico riguarda soprattutto i camici
bianchi 'over 50', con un -10% contro un -3% dei titolari di studio
dentistico che hanno meno di 40 anni. Anche per gli odontotecnici il fenomeno
è simile: -16% per chi ha più di 50 anni."Stupisce l'eterogeneità delle
performance degli studi dentistici - nota Roberto Rosso, presidente
Key-Stone, istituto specializzato nel settore della salute e benessere -
chiaro segno che, a fianco dell'indubbia crisi, non tutti i dentistici e gli
odontotecnici hanno saputo riorganizzare in modo efficace l'offerta, segno di
un scarso orientamento imprenditoriale soprattutto da parte dei più anziani e
delle micro strutture". Ma non manca qualche buon segnale sul fronte
della ripresa."I primi dati 2010 - spiega infatti Rosso - sono di nuovo
positivi e ciò fa ben sperare rispetto a un recupero strutturale del mercato.
Ma il vero problema rimane la scarsità di pazienti. C'è da auspicare che,
insieme al recupero del mercato dell'industria e della distribuzione, i
cittadini possano nuovamente dedicarsi alla cura del proprio sorriso e,
soprattutto, della loro salute". Iscriviti alla SIED
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