25 Giugno 2009 - Anno 3, Numero 81

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Comunicazione a cura della Società Italiana di Ergonomia Dentale






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Le news di Giovedì 25 Giugno 2009

 

 

La Cassazione difende gli studi di settore

 

In G.U. la revisione straordinaria degli Studi di Settore

 

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La Cassazione difende gli studi di settore

 

Nel caso in cui il reddito del contribuente sia coerente con gli Studi non vale l'accertamento basato su altre presunzioni per quanto gravi, precise e concordanti.

L'ha stabilito la Cassazione con sentenza n. 13915 del 15 giugno che ha respinto il ricorso del Fisco: "Gli studi di settore vanno preferiti ai parametri di cui all'articolo 39 del Dpr n. 600 del 1973, attesa la natura più raffinata del nuovo mezzo di accertamento, desumibile dalla normativa stessa che lo ha introdotto".

Gli Studi di Settore vanno cioè preferiti alla determinazione induttiva del reddito, una facoltà che è riconosciuta al Fisco in alcune circostanze come ad esempio quanto il reddito professionale non sia stato indicato nella dichiarazione, il contribuente non abbia tenuto le scritture obbligatorie, siano state sottratte all'ispezione o ne sia stata rifiutata l'esibizione; contabilità inattendibile, ecc.

Ma quando si possa "fondatamente ritenersi che l'entità del reddito dichiarato si ponga in evidente contrasto con il comune buon senso e con le regole basilari della ragionevolezza", la rettifica induttiva del reddito non è legittima.

Scarica la sentenza

 

Fonte Anmvioggi.it

 

In G.U. la revisione straordinaria degli Studi di Settore

 

E’ pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 138 del 17 giugno il decreto del Ministero delle Finanze che adegua gli studi di settore alla crisi.

Il Dm approva la revisione straordinaria degli studi di settore (tutti i 206 studi di settore in vigore nel 2008) per tener conto degli effetti della congiuntura economica e di mercato.Si blocca l'accertamento da studi di settore nei confronti dei contribuenti che nella prossima dichiarazione dei redditi indicheranno, anche a seguito di adeguamento, ricavi o compensi di importo non inferiore a quelli risultanti dall'applicazione degli studi medesimi, integrati con i correttivi congiunturali previsti dal decreto in questione. Sono stati introdotti specifici correttivi che prendono in considerazione alcune grandezze e variabili economiche, modificate a seguito della crisi verificatasi nel corso del 2008, tra cui:

1.    il rilevante aumento dei costi delle materie prime

2.    il sensibile aumento del costo del carburante

3.    le contrazioni più significative dei margini e delle redditività

4.    gli andamenti congiunturali negativi intervenuti nell'ambito dei diversi settori, anche in relazione al territorio.

I correttivi congiunturali individuali hanno lo scopo di adattare la funzione di ricavo in presenza di crisi a livello individuale, manifestatasi con contrazione di ricavi/compensi.

Leggi il Decreto

 

Fonte Confprofessioni.eu

 

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