26 Giugno 2007 - Anno 1, Numero 6

 

 

 


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Le news di Martedì 26 Giugno 2007

 

La cronaca sintetica dell'assemblea di Roma del 16 giugno 2007

Il Garante pubblica una guida sulla Privacy

 

La cronaca sintetica dell'assemblea di Roma del 16 giugno 2007

 

Di seguito le posizioni emerse durante l’Assemblea di Roma del 16 Giugno u.s. per come sono state riassunte dai rappresentanti AIO presenti alla riunione. A questo link è possibile leggere tutto l’articolo e scaricare gli allegati: http://www.aio.it/interna.asp?docID=942

 

(FONTE AIO) IL RAPPRESENTANTE DEL GOVERNO: DOTT. GIOVANNI LEONARDI Direttore Generale per le Risorse umane e Professioni sanitarie.

Non ha nascosto la volontà e la determinazione del governo di portare a compimento in tempi brevi un progetto che di fatto è blindato. Le due professioni dovranno coesistere perché in qualche modo già coesistono.

 

IL PRESIDENTE DELLA FNOMCeO: DOTT. AMEDEO BIANCO

Manifesta dubbi sul reale fabbisogno di questa nuova figura e il rischio di sovrapposizione di figure professionali.

 
IL PRESIDENTE NAZIONALE C.A.O.: DOTT. GIUSEPPE RENZO

Afferma che questo provvedimento avrebbe il vantaggio di eliminare l’abusivismo, ma rendendolo legale, un po’ come si è ridotto il numero dei tossicodipendenti alzando il limite della dose consentita. La lotta all’abusivismo non deve ricadere su CAO, Ordini e Sindacati ma è compito del Ministero e del Governo in generale tutelare i cittadini. Alla fine ha minacciato le proprie dimissioni e quelle di tutta la CAO nazionale nel caso il progetto dovesse passare in quanto sarebbe inutile il ruolo della CAO.

 

IL SEGRETARIO NAZIONALE AIO: DOTT. SALVATORE RAMPULLA

Chiede che cosa succederà con la libera circolazione dei professionisti in Europa con immaginabili passaggi di confine e preoccupazione degli stati confinanti. Si è chiesto cosa succederà quando società di servizi gestite da odontoprotesisti vedranno prevalere la logica protesica legata alle estrazioni su quella conservativa. Inevitabile perdita del valore etico della prestazione medica-odontoiatrica .
Produce, inoltre, il piano di studio dell’odontotecnico in Germania, dove il laureando in tecnologie dentali, del Dipartimento di Ingegneria, studia materie come corrosione, metallurgia, ceramizzazione ecc.

 

IL PRESIDENTE NAZIONALE ANDI: DOTT. ROBERTO CALLIONI

Manifesta un sentimento di rassegnazione perché la situazione è quella che è e non presenta più possibilità di modifica. Attribuisce poca solidarietà ai medici che non ci avrebbero aiutato e polemizza con la CAO che non avrebbe contrastato la figura dell’igienista dentale e il prolungamento al 6° anno del CLOPD. Rispetto al profilo iniziale del 2001 rivendica importanti modifiche che Andi avrebbe fatto apportare, ma nella replica il dott. Leopardi afferma che il profilo preso in considerazione è quello originale del 2001. Propone forme di lotta meno evidenti e più sotterranee che possono dare risultati migliori rispetto a forme più eclatanti.

 
IL PRESIDENTE ORDINE MEDICI DI ROMA: DOTT. MARIO FALCONI

Replica affermando che chiederà al suo Ordine di aumentare la quota annuale per investire in presenza sui giornali, brochure, tv e manifestazioni.

 

IL PRESIDENTE DELLA ORGANIZZAZIONE REGIONALE EUROPEA (ERO) DELLA FDI: DOTT. PATRICK HESCOT

Non era presente a Roma ma riportiamo per completezza d’informazione la sintesi della lettera che Patrick Hescot ha inviato al Ministro della salute on. Turco, al Presidente del CSS prof. Cuccurullo e al Presidente della FNOMCeO dott. Bianco (leggi il documento integrale) per manifestare la contrarietà, sua e dell’Organismo Europeo che presiede, per l’istituzione di una laurea per odontotecnici in campo sanitario in Italia, motivandone le ragioni con la preoccupazione che “un’eventuale decisione in tal senso non solo nocerebbe alla già provata professione odontoiatrica (pletora) ma influenzerebbe negativamente l’intera categoria in Europa considerando la DE 2006/123 sulla libera circolazione di servizi e rischierebbe di compromettere seriamente la salute orale e generale del paziente europeo”.

 

IL SINDACATO NAZIONALE DEGLI ODONTOTECNICI

Ovviamente non era invitato all’Assemblea ma riportiamo la sua posizione per completezza di informazione. Da tempo si sta battendo con determinazione per il riconoscimento del profilo sanitario della categoria, presentandolo come una sorta di risarcimento per 50 anni di lacrime e sangue (?!). Purtroppo negli ultimi mesi il suo linguaggio, in una alluvione di documenti, lettere e articoli sui giornali, non è più solo polemico ma aggressivo e minaccioso, spesso anche irrispettoso e offensivo verso i dirigenti di FNOMCeO e AIO colpevoli di non assecondare il suo progetto. Il fatto che nel 2002 il CSS avesse dato parere positivo alla sua richiesta lo fa adirare per il solo fatto che la FNOMCeO si rivolga oggi ai docenti universitari manifestando serie perplessità per l’approvazione di un tale progetto. Lo SNO afferma che la sua richiesta di ottenere il profilo professionale sanitario è legata esclusivamente alla necessità di ottemperare alla Direttiva CEE 93/42 che, tra gli altri adempimenti li obbliga ad iscriversi all’apposito elenco dei fabbricanti sottoponendo la loro attività al controllo del Ministero della salute con la necessità di utilizzare indagini cliniche nella fabbricazione dei dispositivi di protesi. Dunque la clinica rientrerebbe nelle competenze dei futuri dottori odontotecnici. A noi è stato insegnato che l’esame clinico, per la delicatezza della valutazione dei “segni” che si traducono in diagnosi e in terapia, è di competenza esclusiva del medico. La competenza clinica acquisita dai dottori odontotecnici in tre anni di studio consentirà loro di effettuare indagini cliniche e magari anche diagnosi e terapia. Potenza delle liberalizzazioni! Ma perché gli stessi obblighi non si applicano anche ai fabbricanti di protesi ortopediche e cardiache? A questa obiezione finora non si è avuta risposta.

Ancora per completezza di informazione segnaliamo che il COI (Cenacolo odontostomatologico italiano) non è contrario “alla presenza dell’odontotecnico in studio durante le fasi di lavoro ..purchè nell’ambito delle competenze tecniche completamente separate dalle competenze cliniche”. Il COI ritiene inoltre che la scelta di appartenenza del corso di laurea all’area sanitaria piuttosto che a quella tecnica sia da affidare alla Commissione nominata presso il CSS. La posizione del COI, ripresa da un comunicato stampa dello stesso, rappresenta, ufficialmente, per quanto di nostra conoscenza, l’unica voce difforme dell’area medica e odontoiatrica. Rileviamo brevemente che si tratta di una posizione ingenua e pigra. Ingenua perché non tiene conto delle conseguenze irreparabili derivanti dalla coabitazione di queste due figure, pigra perché l’odontoiatra è responsabile per la legge della prestazione clinica e se per pigrizia o interesse delega ad altri parte dei suoi compiti il dentista resta unico titolare di questa responsabilità verso il paziente.

 

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