21 Luglio 2008 - Anno 2, Numero 49

 

 

 


Comunicazione a cura della Società Italiana di Ergonomia Dentale






Per collaborare clicca qui


 

 

Le news di Lunedì 21 Luglio 2008

 

Ammissibilità degli spot dei medici – La parola all’esperto

Comunicato stampa dell’AIO sull’accordo Dentisti-Governo

Iscriviti alla SIED

 

Ammissibilità degli spot dei medici – La parola all’esperto


La Corte di Giustizia della Comunità Europea, nella sentenza depositata (causa C- 500/06) 18 Luglio 2008, ha dato il via libera alla “Pubblicità Televisiva anche sulle reti nazionali per i trattamenti medico-chirurgici in strutture sanitarie private”. La Corte di Giustizia ha censurato il fatto che la normativa italiana vietasse la pubblicità sulle reti televisive a diffusione nazionale di trattamenti medico – chirurgici effettuati in strutture sanitarie private, autorizzando al contempo, a talune condizioni, una simile pubblicità sulle reti televisive a diffusione locale.

 

Di seguito il commento del Dott. Fabrizio Rebolia nostro esperto:

 

“Questa sentenza, oltre che avere dei risvolti diretti ed immediati, è sintomatica dell’evoluzione in atto nel comparto ordinistico in generale ed in quello sanitario in particolare: i tempi stanno cambiando rapidamente e presto le società professionali, anche con la partecipazione di soggetti terzi, non solo saranno una realtà, ma la prassi.

Non sarà più possibile, infatti, per il singolo professionista esercitare la propria attività con criteri individualistici, visto che sul campo stanno scendendo le multinazionali (come Corporaciòn Dermoestética SA che è la società che ha sollevato il problema nel caso specifico… ) e  la libera professione sarà sempre di più dominata dall’impiego di capitali e risorse non più alla portata del singolo”.

 

Chiunque volesse intraprendere un percorso di tipo associativo insieme ad altri colleghi può rivolgersi, per consigli pratici e strumenti operativi, al Dott. Fabrizio Rebolia

 

e-mail: fabrizio.rebolia@tiscali.it

Cellulare: 3488965707

Comunicato stampa dell’AIO sull’accordo Dentisti-Governo

Pubblichiamo integralmente il Comunicato Stampa dell’AIO a firma dei Dott.ri Salvatore Rampulla e Pierluigi Delogu sull’accordo con Dentisti-Governo.

 

“Si è svolta ieri la riunione tra il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e AIO, a seguito di convocazione ricevuta l’ 11 luglio. Per il Ministero erano presenti il Dr. Donato Greco, il Dr. Michele Nardone, il Prof. Enrico Gherlone, il Prof. Alberto Barlattani, il Prof. Mario Capogreco e l’Avv. Federici. La delegazione AIO era costituita dal presidente Dr. Salvatore Rampulla e dal Dr. Gerhard Seeberger, past president e delegato agli esteri.
Argomento dell’incontro è stata la proposta di accordo tra il Ministero e gli esponenti della professione odontoiatrica, su un progetto di “odontoiatria sociale” che preveda tariffe “calmierate”. Nei giorni scorsi erano state audite la CAO nazionale e ANDI, ieri è stata la volta di AIO. Rampulla e Seeberger hanno presentato il documento sulla posizione di AIO, in cui viene fatta un’analisi sintetica della situazione odontoiatrica attuale e viene manifestata una sensibilità di fondo alle iniziative sociali, purché queste vengano inquadrate in un rapporto paritetico che tenga conto anche delle istanze dei Liberi Professionisti.
Gli aspetti che abbiamo ritenuto e che riteniamo determinanti ai fini di una adesione di AIO alla proposta di accordo - ma che non sono stati presi in considerazione – sono:
In particolare:

·          Necessità di effettuare una campagna efficace contro l’abusivismo, informando adeguatamente la popolazione almeno per tutta la durata della fase di sperimentazione del progetto. Apparirebbe infatti come un contrasto evidente chiedere ai dentisti di “calmierare” gli onorari, senza combattere al tempo stesso la piaga mai risolta dell’abusivismo che crea grossi danni alla salute della popolazione e perdita rilevante di risorse conseguente alla evasione fiscale che accompagna questo fenomeno.
· Estensione della visita sullo stato di salute della bocca che comprenda anche la prevenzione del carcinoma orale. Questo target importante completerebbe in maniera qualificante il significato della visita odontostomatologica e potenzierebbe il concetto di prevenzione.

·          Considerare la possibilità di una “assistenza indiretta”, come avviene già in alcune regioni, il che amplierebbe l’offerta dei professionisti e quindi favorirebbe la libertà di scelta per i cittadini.
· Eliminazione degli onorari unici prestabiliti d’ufficio lasciando invece alle Autorità ordinistiche territoriali il compito di definirli. Si risponderebbe meglio in tal modo alle variabili regionali, impedendo che un onorario “unico” sia poco adeguato a tutto il territorio nazionale.

·          Il riconoscimento chiaro e concreto di un corrispettivo per i professionisti che aderiscono all’accordo, sotto forma di uno sgravio fiscale, di un credito di imposta o altro ma con la necessaria correzione dello studio di settore che con questo accordo penalizzerebbe ingiustamente il professionista aderente. In tal modo l’odontoiatra apporrebbe sulla fattura una dicitura utile a far capire al paziente che la riduzione dell’onorario è possibile grazie ad un particolare trattamento fiscale che lo Stato riserva al professionista che volontariamente aderisce all’accordo. In assenza di tale agevolazione fiscale sarebbe impossibile proporre ai pazienti la stessa terapia con due onorari diversi: uno per gli abbienti e uno per i non abbienti e sarebbe giocoforza una caduta dello standard di qualità delle prestazioni offerte.

AIO ha fatto presente alle Autorità Ministeriali che alcuni punti (lotta all’abusivismo, eliminazione onorari prestabiliti e agevolazioni fiscali) sono imprescindibili e senza l’accoglimento degli stessi AIO non potrà aderire all’accordo.
In questo senso purtroppo non c’è stata l’auspicata elasticità del Ministero, facendo apparire già prese le decisioni riguardanti i punti che noi abbiamo considerato indispensabili.
Rampulla ha fatto presente che non ci sono le condizioni perché AIO, sindacato di esclusivisti della professione, possa aderire. Seeberger ha citato la sua esperienza agli esteri, ricordando quello che è successo in Germania e in altri Stati europei, che adesso stanno cercando di fare marcia indietro, dopo aver verificato il danno prodotto alla salute orale dei cittadini da una assistenza low cost e aver distrutto la libera professione.
AIO ha desiderato però ribadire la grande sensibilità sociale, pur non comprendendo la fretta di concludere un accordo così importante a ridosso delle ferie.
Per questo AIO ha proposto la stesura di un documento di intenti, senza onorari, per verificare la convergenza prima delle finalità, mentre si svilupperebbe in seguito, con una progressione parallela e simmetrica, lo studio degli onorari ridotti e delle agevolazioni fiscali.
In altre parole, mentre si stabiliscono quali devono essere gli onorari calmierati, contemporaneamente si stabiliscono quali sono le agevolazioni fiscali per i partecipanti.
Gli interlocutori ministeriali hanno fatto presente che si tratterebbe una grande operazione di immagine, per migliorare la percezione che del dentista hanno i pazienti.
AIO ha invece sottolineato che con questa iniziativa l’immagine dei dentisti si danneggerà inevitabilmente perché, dopo un iniziale ottimismo, le aspettative non corrisposte dei pazienti si tradurranno in una manifesta insoddisfazione per il decadimento degli standard di qualità, inevitabile conseguenza per l’impossibilità di abbattere gli elevati costi alla fonte. In assenza di uno sgravio fiscale concordato, il professionista che aderirà al progetto del Ministero del Welfare sarà costretto ad offrire al paziente, oggetto del presente accordo, una prestazione di serie B, il che per altro gli farà correre il rischio di fare anche la figura dell’ “imbroglione”, manifestando, verso altri pazienti, la capacità di offrire prestazioni qualitativamente migliori. Ma il paziente di serie A sentendosi chiedere una parcella maggiore per una prestazione, sulla carta, equivalente, sarà indotto a considerare il suo dentista un “ladro”.

Per tutte queste ragioni, vista la mancanza di disponibilità ad accogliere e a discutere le istanze di chi rappresenta i Liberi Professionisti esclusivisti, essendo state rigettate le richieste che AIO ha avanzato nel tutelare i principi da sempre difesi, anche nell’interesse dei cittadini
AIO ha deciso di NON FIRMARE L’ACCORDO.
Auspichiamo che il Signor Ministro Sen. Maurizio Sacconi possa prendere in considerazione la gravità della situazione scaturita da un metodo di trattativa frettoloso e da un merito non adeguatamente approfondito e riaprire un dialogo. Si tratta di un momento buio per la professione, e chi aderirà si assumerà una grande responsabilità, quella di avere svenduto e irreparabilmente danneggiato per molti anni a venire la nostra professione. “La coerenza e la difesa della Libera Professione”, ha detto il presidente Rampulla nel corso della riunione, “sono valori che non possiamo svendere”. AIO ringrazia sentitamente tutti i rappresentanti del Ministero per la disponibilità, l’attenzione e il clima di cordialità in cui si è svolto l’incontro.


il documento originale presentato al Ministero dall’AIO è scaricabile
qui.

Iscriviti alla SIED

 

Iscriviti alla SIED. Per saperne di più visita il sito www.sied.org o scarica il modulo di iscrizione qui.

 

 

 

 

 

Ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 – “Codice in materia di protezione dei dati personali”, si precisa che questo messaggio è ad uso esclusivo di colui al quale è indirizzato. Chiunque lo riceva per errore, è pregato di darne notizia al mittente e di distruggere il messaggio ricevuto.

 

Si ricorda che la diffusione, l'utilizzo e/o la conservazione dei dati ricevuti per errore, costituiscono violazione del suddetto Decreto Legislativo.

 

 

 

Per non ricevere più questa comunicazione clicca qui