22 Marzo 2010 - Anno 4, Numero 102 |
Comunicazione
a cura della Società Italiana di Ergonomia Dentale La SIED aderisce alla
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Corso sulle Fratture dentali a
Lecce il 27 Marzo 2010 Iscriviti alla SIED
III Workshop di economia
odontoiatrica ANDI. L’odontoiatria al bivio: sopraffatti dal mercato se non
si riuscirà a governalo. Ma quale modello organizzativo si dovrà sostenere? La professione odontoiatrica al pari delle altre libere
professioni fa i conti con mercato e globalizzazione: coloro che non
riusciranno ad adeguarsi saranno soprafatti. E’ un po’ questa la sintesi del III
Workshop economico che l’ANDI ha organizzato a Villa d’Este a Cernobbio sul
lago di Como lo scorso fine settimana. Molti gli sputi e le indicazioni che i
lavori hanno offerto, dalla fotografia del settore e del mercato alle indicazioni
politiche passando per le difficoltà della professione di confrontarsi con un
mercato globalizzato, difficoltà comuni a molte altre professioni e piccole
imprese. Ed è forse questa costatazione, oltre ai tanti dati e analisi
formulate dagli esperti economisti e sociologi presenti, che più ha spiazzato
i dentisti spesso conviti di esercitare una professione che non può essere
“toccata” dalle regole del mercato. Non a caso a riportare alla realtà è
stato chi di mestiere racconta cosa vede, Dario Di Vico editorialista del
Correre della Sera che rispondendo ad una domanda che esortava la stampa a
spiegare ai cittadini che esercitare l’odontoiatria in Italia costa - al
contrario di quanto avviene ad Est (si parlava di low-cost) - dice: “O
riuscite a chiudere l’Ungheria oppure vi rassegnate, come fanno le altre
aziende italiane, a perdere il mercato di coloro che si accontentano delle
magliette da tre euro. Ma per non perdere anche il resto del mercato dovrete
organizzarvi pensando e comportandovi da imprenditori”. La fotografia della
professione che cambia passa ovviamente dall’analisi delle cause: minori
possibilità di spesa per i cittadini e più concorrenza che non è solo turismo
odontoiatrico e franchising. Ed il suo futuro, hanno detto gli esperti, passa
dalle scelte che la professione saprà fare. La prima è se subire il
cambiamento arroccandosi su posizioni insostenibili oppure guidarlo sapendosi
adattare al meglio. Ma come fare? Per il prof. Francesco Longo, che dà per probabile
l’estinzione del “piccolo” tra 15-20 anni, il settore deve decidere quale
modello organizzativo vuole sostenere, puntare su strutture gestite dai
professionisti o gestite da società. Ipotesi in parte sposata anche dal
sociologo Gian Paolo Prandstraller ritenendo che i liberi professionisti
saranno sempre indispensabili nella società futura ma che indubbiamente
tenderanno a scomparire, oppure ad avere un ruolo di nicchia, chi non si
adatterà alle esigenze e non saprà organizzarsi. “Il professionista del
futuro a differenza di quello di ieri –dice il prof. Prandstraller- non dovrà
più aspettare le richieste dei potenziali clienti ma dovrà saper “vendersi”
saper creare bisogno sapersi proporre”. “Bisogna creare appetibilità,
desiderabilità –dice- e anche l’odontoiatria non si sottrae a questo; voi
avete a disposizione la bocca, il sorriso il viso delle persone, il desiderio
della gente di apparire, di sentirsi bene”.Anche per quanto riguarda le
richieste del mercato, le esigenze dei pazienti, gli esperti indicano come è
ancora possibile incidere sugli sviluppi futuri. Fondi ed assicurazioni
sicuramente saranno una realtà che permetterà di sopperire alle carenze del
pubblico ma è anche vero che gli accordi che verranno presi condizioneranno
l’approcciarsi dei terzi paganti al problema; come organizzeranno
l’assistenza. E su questo è interessante il dato presentato dal prof. Aldo
Piperno del Centro studi ANDI che rileva come l’84,7% dei dentisti che hanno
risposto ad un sondaggio ritenga che sia proprio l’associazione a dover
definire le regole che governano il rapporto con i fondi. Dal punto di vista
politico è il presidente dell’ANDI Roberto Callioni che raccogliendo i tanti
spunti emersi rivendica il ruolo centrale dell’associazione al fine di dare
una voce ai dentisti liberi professionisti ed indica in un patto
generazionale tra i dentisti “anziani” ed i giovani la soluzione che possa
evitare ai neo laureati di essere attrattati da service o franchising ed ai
liberi professionisti di dare un futuro al proprio studio professionale. Corso sulle Fratture dentali a Lecce il 27 Marzo 2010 Il Cenacolo Salentino, aderente alla COCI, con il patrocinio
della SIED, organizza presso l’Hotel Tiziano di Lecce, il prossimo 27 Marzo,
il corso “Le fratture dentali: dalla
diagnosi alle possibili soluzioni terapeutiche” tenuto dal Dott. Andrea
Guida. Al corso sono stati concessi 4 crediti ECM. Iscriviti alla SIED
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